lunedì 24 novembre 2008

La lampada di Sepulveda

'LA LAMPADA DI ALADINO' DI LUIS SEPULVEDA
(GUANDA, PP 158, EURO 14)

Torna il Vecchio che leggeva romanzi d'amore con il suo amico dentista e si rimette in cammino verso il villaggio di El Idillio, nel mezzo della foresta ecuadoregna, nel nuovo libro di Luis Sepulveda, 'La lampada di Aladino', con la traduzione di Ilide Carmignani. E' una raccolta di storie che segnano il ritorno di Sepulveda alla narrativa, a 8 anni da Le rose di Atacama e dopo tre saggi di forte impegno civile come Raccontare, resistere, con Bruno Arpaia. Nei dodici racconti de La lampada di Aladino ''per vincere l'oblio'', ritroviamo i temi cari allo scrittore sudamericano in questi giorni in Italia dove e' molto amato e dove con i suoi libri ha venduto oltre 5 milioni di copie. Fra questi l'amore disperato per una donna appena conosciuta e forse gia' persa per sempre in 'Caffe' Miramare', dedicato alla memoria di Nagib Mahfuz, ma c'e' anche il triangolo amoroso con la donna di un amico ne L'isola in cui viene riportato il passo dell'Enciclopedia popolare del fallimento sentimentale latinoamericano che dice: ''quando mi vide triste, lei volle restare,/ma era scritto oramai che quella notte/avrei perso il suo amore.... Quasi tutti i racconti sono dedicati a qualcuno, dai personaggi noti della letteratura ad altre figure emblematiche come, in 'Cena con poeti morti, ''Francisco Melo Santos, detto Pancho, poeta dai versi incendiari. Si suicido' a Santiago nel 1971 e non abbiamo mai saputo perche''' o ''Roberto Contreras Lobos, detto il Pensionato, poeta della tenerezza. E' morto di tristezza nel 2006''. Nella Germania che Sepulveda ha abitato da esule e' ambientata la storia noir 'L'angelo vendicatore' che si apre con una donna dai venticinque ai trent'anni ''supina su uno splendente piano d'acciaio inossidabile'' ridotta ormai soltanto a ''un pacco in attesa del timbro che l'avrebbe spedita a fare l'ultimo viaggio, senza ritorno ne' fermate per eventuali patimenti''. ''La morte- dice Sepulveda - e' l'unica opera umana che tocca la perfezione, e a noi e' vietato vederla''. Non potevano mancare anche la politica, la guerra, il viaggio, l'utopia, l'ironia e il mistero di cui troviamo in un certo senso la summa ne 'La ricostruzione della Cattedrale' dedicato ''alle amiche e agli amici delle Asturie (dove lo scrittore vive ndr) che mi hanno messo di nuovo la terra sotto i piedi''. Ed e' proprio in questo racconto che riappare il Vecchio che scriveva romanzi d'amore, arrivato davanti alle rovine di El Idilio dopo una settimana di marcia attraverso una ''selva minacciosamente silenziosa''. Insieme alla storia di due ragazzi che hanno combattuto le lotte del movimento studentesco e si ritrovano dopo gli anni della dittatura cilena e l'espatrio, anche una microstoria dedicata a 'L'albero', un larice sull'isola Lennox, ''indispensabile stendardo della dignita' del Sud''. Denominatore comune dei racconti e' quello sfondo magico che caratterizza le storie di Sepulveda benche' lo scrittore, 58 anni, abbia sempre avuto una particolare attenzione e impegno per i problemi d'attualita'.
(da www.ansa.it)

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