domenica 22 marzo 2009

Il giorno più bello

Doveva essere il giorno più bello della mia vita. Io che non mi sposerò, io che non avrò mai un figlio, il 2 marzo dovevo festeggiare l’assunzione in una importante testata giornalistica. Assunzione a tempo indeterminato, dopo tanta gavetta. Dopo enormi sacrifici. Dopo dolorose rinunce e un’esistenza in gran parte dedicata al lavoro. Dopo aver sperimentato di tutto: servizi notturni, colpi di pistola nella fiancata della mia auto, minacce, umiliazioni, promesse non mantenute, sorpassi a destra e a sinistra dei soliti raccomandati... Doveva essere il giorno più bello della mia vita, e l’ho trascorso in uno stato di disperazione. Per un litigio, l’ennesimo. Insultato senza motivo, travolto da una valanga di fango. Ora spero soltanto che il giorno più bello della mia vita debba ancora arrivare.

2 commenti:

Unknown ha detto...

verrà di sicuro roberto..vorrei proprio sapere chi ha avuto il coraggio d'insultarti e soprattutto perchè!
ho frequentato per qualche anno giornali cooperative ed agenzie, collaboravo, pubblicavo ecc, ho uan cognata giornalista professionista nelle tue condizioni e per quanto mi riguarda non ho pensato mai seriamente nemmeno di chiedere il tesserino per una serie di motivi ma mi limito a dirtene uno: una persona come te può lavorare solo in autonomia e libertà perchè l'ordine degli ordini e la stampa al servizio totale dell'editore e del cliente di turno (ogni giorno)
non sono per te, non sono degni di persone così; come potresti sopportare anche da assunto abusi, vessazioni, prepotenze, notizie gonfiate o inventate, notizie faziose e dannose se non inutili?
forse potresti se sepri di dare un volto nuovo a quest'informazione non libera, può darsi, ma io ti auguro invece di affermarti comunque emancipandoti da questo mondo che da anni terrorizza, aimè riuscendoci, gli italiani. la mia non vuole essere una demonizzazione completa della categoria cui tu, per fortuna della stessa, appartieni bensì un incitamento a trovare anche strade alternative o quantomeno parallele magari più creative viste le tue capacità

http://www.flickr.com/photos/abou_aba/2413054173/sizes/o/
un abbraccio

Unknown ha detto...

Ce ne saranno, dai, ce ne saranno. Ti auguro di riuscire in fretta ad archiviarlo come incidente di percorso, evitando di trascinartelo addosso come un macigno. Ti faresti del male. Piu' di quanto te ne stia facendo il mondo, e non mi pare proprio che tu ne abbia bisogno. Soprattutto, non ora.

Un abbraccio.

/teresa de masi, su fb. Visto il tuo blog, sono venuta a curiosare. Spero non ti dispiaccia.