Rivendico il mio diritto alla fragilità, e alla molteplicità. Lo Stato, gli amici, la famiglia, i conoscenti... in molti mi vorrebbero uno, sempre uguale a me stesso. Da inserire più facilmente in uno schema, una casella predefinita.
Ma io sono tanti.
Sono un molteplice che si moltiplica negli anni.
E della mia complessità, che una volta era pura sofferenza, adesso io voglio fare ricchezza.
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